La perduta statua equestre di Francesco III rivive grazie alla realtà aumentata; mostre e laboratori sul rapporto tra uomo e macchine
Nei giorni del festivalfilosofia gli spazi di AGO Modena Fabbriche Culturali saranno un punto di riferimento centrale per il pubblico, che, tra una lezione magistrale e l’altra, potrà scoprire le potenzialità di questo luogo di cui sono oggi parte integrante il centro interdipartimentale di ricerca sulle digital humanities (DhMoRe) ed il centro per la didattica innovativa FEM Future Education Modena. L’intera programmazione prevista ad AGO è stata ispirata dalla vocazione specifica di questo spazio e progettata assieme al festivalfilosofia attorno alla questione del rapporto tra scienze, arti e tecnologie.
Grazie ad un progetto a cura del centro DHMoRe, nei tre giorni del festival, il pubblico avrà la possibilità di riscoprire, grazie alla tecnologia della realtà aumentata, un gigantesco monumento modenese andato perduto: la statua equestre di Francesco III d’Este, che un tempo si trovava in Largo Sant’Agostino e fu abbattuta alla fine del Settecento in seguito ai moti rivoluzionari del 1796. La ricostruzione virtuale, alla quale il pubblico potrà accedere tramite smartphone o tablet, scaricando la app DigiMo e inquadrando la pavimentazione della piazza nel punto indicato da un apposito totem, è stata curata dagli studiosi Francesco Gherardini e Simone Sirocchi.
Mostre: per tutta la durata del festival gli spazi di AGO ospiteranno la mostra del fotografo Luigi Ottani ‘CORROTTI//Crash creativo’, nata da un incidente informatico – la rottura di un hard disk a cui è seguito il danneggiamento di 80 mila fotografie – al quale Ottani ha reagito in modo ironico e creativo, dando nuova vita al materiale digitale. Il formato digitale e le sue straordinarie applicazioni in gigapixel sono anche al centro della seconda mostra ospitata ad AGO, ‘Gli archivi del futuro’, a cura dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Centro: un’esperienza immersiva alla scoperta del tessuto storico industriale del nostro territorio, le cui immagini d’archivio sono valorizzate dalla riproduzione in altissima risoluzione. Le mostre sono a ciclo continuo con capienza limitata per gruppi di 15-20 persone senza prenotazione. La durata della visita è di circa 15-20 minuti ciascuna.
Laboratori: durante il festival, all’interno degli spazi di Future Education Modena (FEM), il pubblico sarà guidato in un viaggio interattivo, ‘Imparare dalle macchine’, basato sugli strumenti della linguistica, della matematica, della filosofia, delle arti, dell’informatica e della robotica. L’obiettivo è evidenziare un rapporto collaborativo e trasparente tra uomo e macchine, rispettoso dei reciproci limiti ma guidato dall’uomo, e dalla propria capacità di aggiornare grandi obiettivi sociali. La partecipazione avverrà in modo contingentato per gruppi a numero chiuso di un massimo di 30 persone. La durata del laboratorio è di 20 minuti. Prenotazioni online sul sito del FEM http://fem.digital