L’immenso patrimonio di libri antichi, mappe, e spartiti è fruibile a tutti gli utenti che si connettono al sito delle Gallerie Estensi
L’Estense Digital Library è on line. L’immenso patrimonio di libri antichi, mappe, spartiti musicali, manoscritti e scritti di Ludovico Antonio Muratori conservato nella Biblioteca Estense è ora fruibile a tutti gli utenti che si connetteranno al sito www.gallerie-estensi.beniculturali.it/
La prima piattaforma italiana partecipativa offre la possibilità di comparazione e annotazione di oltre 700 mila pagine di manoscritti della Biblioteca Estense Universitaria. Un risultato ottenuto grazie al framework IIIF, (International Image Interoperability Framework), uno strumento tecnologico attraverso il quale un’immagine ad altissima definizione diventa comparabile con altre, editabile con strumenti di photoediting e annotabile liberamente.
Il progetto, finanziato dalla Fondazione Modena nell’ambito di AGO Modena Fabbriche Culturali e diretto da Martina Bagnoli, Direttore delle Gallerie Estensi, è stato realizzato in partenariato con l’Università di Modena e Reggio Emilia. Lo studio e la catalogazione di parte del materiale digitalizzato sono stati svolti da tre assegnisti del Dipartimento di studi linguistici e culturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
“È la prima volta che una grande biblioteca italiana rende disponibile tutto il patrimonio digitalizzato utilizzando il protocollo IIIF, così come avviene nelle principali biblioteche del mondo, dalla Oxford Bodleian Library alla Bibliothèque Nationale de France”, spiega Martina Bagnoli, direttore delle Gallerie Estensi e direttore scientifico del progetto. Che aggiunge: “L’Estense Digital Library rappresenta un cambio di passo importante nel panorama nazionale, con la biblioteca che non è più chiusa in sé stessa, inaccessibile nelle sue più preziose collezioni, ma mette a disposizione i propri dati in modo trasparente e si pone in relazione e in dialogo con il mondo esterno che ascolta e a cui partecipa”.
“Con il rilascio on line dell’Estense Digital Library” – commenta il presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli – “giunge a compimento un progetto di grande valore culturale e scientifico. È il risultato della stretta collaborazione tra le Gallerie Estensi, che hanno avviato il progetto in partenariato con l’Università, e la Fondazione di Modena. La Fondazione di Modena” – aggiunge Cavicchioli – “è orgogliosa di aver contribuito a questo risultato che, dal punto di vista dell’innovazione, allinea la Biblioteca Estense di Modena ad altre prestigiose istituzioni culturali di rilievo mondiale. La creazione di un’infrastruttura digitale a supporto del patrimonio archivistico Modenese costituisce uno dei perni di AGO Modena Fabbriche Culturali, il Polo culturale della città di cui le Gallerie Estensi sono parte, insieme a UNIMORE, al Comune di Modena e alla Fondazione di Modena, ma rappresenta anche un segno di rinascita e di speranza dopo i mesi dell’emergenza sanitaria”.
Nella foto: la Mappa del Cantino, uno dei “gioielli” della Biblioteca Estense