Fondazione e genere: dall’arte all’attualità

Il corpo femminile è certamente tra i soggetti maggiormente rappresentati nel corso della storia dell’arte e, anche oggi, continua ad ispirare la riflessione artistica di artiste e artisti che trattano questo tema nelle sue svariate sfaccettature. Prende il via da qui, dalla rappresentazione e auto-rappresentazione del femminile nell’arte, l’iniziativa di mercoledì 20 marzo (ore 9,30), inserita nell’ambito della mostra Specchio delle mie brame – Storie al femminile tra mito, fotografia e realtà, visitabile in SpazioF e organizzata da Fondazione di Modena in collaborazione con FMAV Fondazione Modena Arti Visive. Una selezione di otto opere della collezione d’arte di Fondazione di Modena, sei fotografie e due video, poste in dialogo con il dipinto “Susanna e i Vecchi” di Francesco Stringa. Fruibile in streaming sul sito della Fondazione (QUI), l’appuntamento del 20 marzo dal titolo Lo sguardo maschile sui corpi in mostra costituisce un’occasione per riflettere su un tema complesso e urgente, che continua ad attraversare il panorama artistico e, soprattutto, a porre interrogativi nella quotidianità di giovani e adulti. Per quale ragione si legittima il primato maschile? Ruoli di genere e violenza di genere: le ragazze stanno bene? Un dialogo tra Rosanna Bartolini e Maria Chiara Ceci dell’Associazione Casa delle Donne contro la violenza, per affrontare temi di estrema attualità, quali il corpo femminile come spazio da colonizzare, lo sguardo maschile e la definizione dei canoni di bellezza contemporanea, self acceptance e autodeterminazione attraverso il ricorso alla chirurgia estetica.

La mostra in corso e l’iniziativa del 20 marzo si inseriscono nell’ambito dell’esposizione virtuale Pathos. Valori, passioni e virtù promossa da R’Accolte, il più grande catalogo multimediale in Italia curato dalla Commissione per i Beni e le Attività culturali di Acri (http://www.pathos-raccolte.it/).

Foto: Suicidio di Cleopatra, di Domenico Brusasorci.