Il 29 gennaio lo spettacolo di Malosti “FUGA. Ventuno poesie di primo Levi” sarà di scena al Teatro Storchi, mentre il 27 gennaio al Comunale di Modena, suona il Quartetto Prometeo nell’ambito della stagione degli Amici della Musica
Un concerto e uno spettacolo rivolti alla comunità sono due delle iniziative che Fondazione di Modena sostiene per celebrare, anche quest’anno, la Giornata della Memoria. FUGA. Ventuno poesie di Primo Levi è la messa in voce dei versi del grande autore italiano a cura di Valter Malosti. Lo spettacolo sarà di scena al Teatro Storchi di Modena il 29 gennaio alle ore 19, nell’ambito del ricco programma di iniziative della Giornata della Memoria 2024 promosso dal Comitato per la Storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena, Emilia-Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, con il sostegno di Fondazione di Modena e in collaborazione con Fondazione Villa Emma. La lettura, fra le tappe del percorso sulle opere e la figura di Primo Levi intrapreso da Malosti nel 2019, è accompagnata dal progetto sonoro di GUP Alcaro e dalla chitarra elettrica di Paolo Spaccamonti. A precedere l’ascolto delle poesie, alle ore 17.30 al Teatro Storchi è in programma Non chiamarci maestri, un dialogo di Valter Malosti con il pubblico a cura del direttore della Fondazione Villa Emma Fausto Ciuffi, per approfondire i versi di Primo Levi e le tematiche affrontate. L’ingresso è gratuito con prenotazione consigliata qui.
«Le poesie di Primo Levi – sottolinea il Presidente di Fondazione di Modena Matteo Tiezzi – sono lo strumento che insieme abbiamo scelto per onorare il Giorno della Memoria. È una produzione di valore che proponiamo con convinzione alle scuole e alla città. Meditare sul fatto che “questo è stato” non ci restituisce soltanto tutto il valore della memoria ma anche qualcosa di altro: ci consegna la necessità che il non rassegnarsi all’orrore resti patrimonio di ciascuno e per sempre».
«È di fondamentale importanza per ERT – dichiara il Presidente Giuliano Barbolini – prendere parte al calendario di iniziative promosse dal Comune di Modena per il Giorno della Memoria e realizzare questo appuntamento in sinergia con altri Enti del territorio con cui condividiamo una vicinanza nell’esercizio della propria funzione pubblica, come Fondazione di Modena e Fondazione Villa Emma. Torniamo alle preziose e sempre attuali parole di Primo Levi non solo per tenere vivo il ricordo per il presente, ma anche per le future generazioni, alimentando una consapevolezza storica collettiva».
Sabato 27 gennaio alle 20,30 sarà invece il Quartetto Prometeo a esibirsi in occasione del Concerto della Memoria e del Dialogo al Teatro Comunale Pavarotti-Freni. Una coproduzione di Amici della Musica di Modena e Fondazione Teatro Comunale, in collaborazione con Fondazione Villa Emma e la Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia, volta a celebrare l’accordo tra memoria e dialogo per la sedicesima edizione.
Il programma del concerto propone il Terzo Quartetto di Giorgio Federico Ghedini, pagina sconosciuta e di grande valore, il brano “Wreck/Wed” del compositore post-minimalista americano David Lang e due capolavori della letteratura quartettistica novecentesca che hanno fortissime assonanze con le tematiche della Giornata della Memoria: il Quartetto n.8 di Dmitrij Šostakovič, scritto sotto la potente impressione della visione di Dresda distrutta dai bombardamenti e dedicato “alle vittime del fascismo e della guerra”, e “Different Trains” del compositore americano Steve Reich. Scritto nel 1988 su commissione del Kronos Quartet, il brano presenta un racconto semi- autobiografico sull’Olocausto, intrecciando i ricordi di Reich bambino ebreo, che negli Stati Uniti degli anni ’40 era costretto a frequenti viaggi in treno tra New York e Los Angeles per fare visita ai genitori separati, con altri viaggi, su “treni diversi”, che in quegli stessi anni in Europa altri bambini compivano verso i campi di concentramento; le tracce elettroniche che riportano le testimonianze verbali della governante di Reich, di un autista di pullman e di tre bambini sopravvissuti all’Olocausto si intrecciano a una scrittura strumentale che imita la melodia del parlato e che proprio dalla parola è diretta e ispirata.
L’ingresso al concerto avviene senza prenotazione ed è di 10 € per il biglietto a prezzo intero e di 5 € per quello a prezzo ridotto. I Soci AdM sottoscrittori e gli abbonati alla stagione del Teatro Comunale hanno diritto al biglietto ridotto, mentre i Soci AdM sostenitori entrano gratuitamente.
Foto di Laila Pozzo.