Le iniziative in SpazioF con Radio FSC, la performance di Ago ed i laboratori del FEM al centro del Festival alla sua nuova edizione
È dedicata ad “Ambienti: digitali, ecologici, sociali” l’edizione 2021 di Modena Smart Life, il Festival della cultura digitale che si sviluppa nell’autunno modenese per disegnare la città del futuro. All’edizione di quest’anno Fondazione partecipa direttamente con iniziative in SpazioF, e attraverso la proposta di AGO Modena Fabbriche Culturali, il progetto che mette in rete le istituzioni culturali che si affacciano su Largo Porta Sant’Agostino e che ospita il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (DHMoRe) e i laboratori del FEM – Future Education Modena. Proprio il FEM, il centro di competenza a servizio del sistema educativo della comunità, è l’ulteriore realtà sostenuta da Fondazione che si spende quest’anno al servizio di Modena Smart Life.
SpazioF, che Fondazione mette a disposizione della comunità come luogo di interazione, dialogo ed incontro, ospiterà dal 24 al 26 settembre gli studi di Radio FSC, la radio della Fondazione Collegio San Carlo, la cui redazione è composta da studenti del Collegio San Carlo e di UniMoRe. Nella tre giorni Radio FSC seguirà Modena Smart Life 2021 con programmi dedicati, ospiti e interviste in diretta streaming.
Inoltre, mercoledì 22 alle 17, SpazioF dedicherà una trasmissione alla Radio della Fondazione San Carlo: ospite dell’incontro sarà uno studente del Collegio che racconterà in diretta streaming l’esperienza di Radio FSC; l’incontro è aperto al pubblico.
Anche Ago – Modena Fabbriche Culturali, che in questo periodo propone “Gaming”, la quarta stagione culturale dell’anno, partecipa attivamente a Modena Smart Life. Venerdì 24 e sabato 25 settembre la Sala ex Cappella dell’ex Ospedale Sant’Agostino ospiterà “Oikos”, una performance-laboratorio per respiro, voce, suono a cura di Marco Marzaioli e Mariagrazia Portera con l’accompagnamento musicale di Luca Perciballi. L’evento, in collaborazione con Radio FSC, affiancherà una prima parte di poesia, recitazione e musica a una seconda parte interattiva per mettere in evidenza l’interconnessione che lega, spazialmente e temporalmente, umani e non-umani, piante e animali. Dal 23 al 26 settembre la Chiesa di San Nicolò, nell’ex Ospedale Sant’Agostino, ospiterà poi “I just want to know who I am”, la mostra di Virginia Zanetti curata da Chiara Dall’Olio e prodotta da Fondazione Modena Arti Visive. La mostra restituisce attraverso video e fotografia, la performance ideata dall’artista assieme alla Società ginnastica Etruria 1897 di Prato e all’atleta della squadra nazionale italiana di trampolino, Chiara Cecchi. L’esposizione si concentra su un tema autobiografico e sul concetto di superamento del limite individuale, sulla necessità di rinnovamento e di libertà.
Ricca anche l’offerta di Future Education Modena, il centro di innovazione didattica propone una tre giorni di workshop, talk e open day. Si inizia venerdì 24 settembre alle 15 con “La città come ecosistema di apprendimento: i curricoli per l’innovazione di FEM”, occasione per presentare i risultati dei migliori percorsi della stagione 20-21 e annunciare i nuovi progetti della prossima.
Laboratorio di innovazione anche in “Urban Green Challenge” – il primo percorso di mappatura collaborativa e digitale del verde urbano di Modena – che verrà lanciato sabato 25 settembre alle 10.30 durante un talk a cui prenderanno parte anche Damien Lanfrey e Donatella Solda, co-fondatori FEM. L’evento, per chi vorrà, proseguirà alle 15 del pomeriggio con un percorso guidato da Davide Ferraresi, esperto FEM presso il parco Novi Sad di Modena, alla scoperta dei segreti delle piante. Inoltre, sabato 25 dalle 15,30 alle 18 e domenica 26 dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18, FEM organizza due giornate di Open Day, un’occasione per riaprire i suoi spazi alla città.