Il cantiere del nuovo complesso culturale tra le tappe della giornata modenese del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Illustrato il progetto e lo stato di avanzamento lavori
La sede dell’Ex Ospedale Sant’Agostino, oggetto di un’imponente opera di riqualificazione tuttora in corso, al centro della visita guidata al cantiere che il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha svolto in mattinata accompagnato dal Presidente della Fondazione di Modena Matteo Tiezzi, dal Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, dal Prorettore vicario dell’’Università degli Studi di Modena e Reggio, Gianluca Marchi e della Presidente della Fondazione AGO – Modena Fabbriche Culturali, Donatella Pieri.
Era il 2007 quando la firma del Protocollo d’Intesa per la riqualificazione dell’ex-Ospedale Sant’Agostino, tra Ministero per i Beni Culturali, Comune di Modena e Fondazione di Modena, riconosceva a questo intervento valenza strategica e ruolo di motore di un più ampio percorso di riqualificazione dell’intero quadrante urbano, comprendente il Complesso Sant’Agostino, Largo Porta Sant’Agostino, il Palazzo dei Musei e l’ex Ospedale Estense.
Da allora AGO – Modena Fabbriche Culturali è il progetto partecipato da Fondazione di Modena, Comune di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia, destinato a sviluppare la vocazione culturale e creativa della città, individuando e potenziando, tra le attività svolte dai singoli Istituti che ne faranno parte, quelle in grado di favorire la coesione e fornire unità e identità al sistema culturale cittadino. Ago è però anche un progetto di restauro e riqualificazione architettonica del suo hub, un’ampia area da 22 mila metri quadrati situata nel cuore di Modena, portato avanti con un rilevante investimento finanziario e un inedito approccio al restauro dei beni culturali.
Il cantiere del nuovo complesso culturale tra le tappe della giornata modenese del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Illustrato il progetto e lo stato di avanzamento lavori
La consegna dei lavori del primo appalto è avvenuta alla fine del 2021 e nei mesi successivi il cantiere è entrato nel vivo della prima parte della sua attività che riguarda interventi per 11 mila metri quadrati comprendenti circa la metà dell’intero complesso, tra cui la parte demaniale dove troveranno posto i Musei Universitari anatomici e scientifici, l’ex Ospedale Militare, l’Atrio del Complesso e il fronte dell’Ospedale da via Berengario a via Ramazzini dove troveranno posto gli spazi espositivi di FMAV Fondazione Modena Arti Visive e l’Auditorium.
All’interno del complesso, una volta completato l’intero progetto, troveranno spazio Future Education Modena – Centro Internazionale per l’Innovazione in campo Educativo, Museo della Figurina, DHMoRe – Centro Interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities, Casa del Cibo e Sale di lettura e socialità, oltre che attività commerciali/ristorative e spazi ad uso foresteria prevalentemente per operatori coinvolti nelle diverse attività.
Il futuro Polo, anche grazie all’ampliamento degli spazi a disposizione, sarà il luogo in cui vivere, condividere i patrimoni e costituirà un centro di produzione per Modena: luogo di dialogo tra passato, presente e i molti futuri possibili e desiderabili verso cui orientare i progetti.