Un sistema di infusione di farmaci di ultima generazione, due centraline di monitoraggio e tre letti attrezzati per terapia intensiva
Il Fondo per l’emergenza coronavirus istituito dalle Fondazioni di Modena, Mirandola, Carpi e Vignola ha donato oltre 550 mila euro in attrezzature alle strutture dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. La donazione rientra nelle azioni che le quattro fondazioni hanno intrapreso dall’inizio dell’emergenza, stanziando complessivamente un milione 500 mila euro per la Provincia di Modena.
In questi giorni è stato consegnato alla Terapia Intensiva del Policlinico di Modena, diretta dal professor Massimo Girardis, un sistema di infusione di farmaci di ultima generazione del valore di 263.032 euro. Questo sistema garantisce, per ogni posto letto, in maniera controllata e sicura, la somministrazione di soluzioni e farmaci per via endovenosa allo scopo di migliorare le condizioni cliniche del paziente.
Entro la metà di maggio, invece, saranno consegnate due Centrali di monitoraggio dal valore di 239.801 euro, per l’Ospedale Civile di Baggiovara. Una, capace di gestire 10 letti, andrà al Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, diretta dal dottor Geminiano Bandiera, l’altra da 13 posti letto, sarà installata nella Medicina Interna e Area Critica, diretta dal dottor Giovanni Pinelli. Il sistema di monitoraggio consiste in un sistema per ciascun posto letto di acquisizione e visualizzazione dei parametri vitali dei pazienti (quali elettrocardiogramma, frequenza respiro, saturimetria, pressione) e una centrale nella quale è possibile visualizzare l’’andamento dei parametri vitali di tutti i pazienti contemporaneamente e verificare eventuali situazioni anomale e di criticità. Negli stessi giorni arriveranno anche i tre letti attrezzati per le esigenze delle Terapie Intensive del valore di 49.410 euro.
“Questo straordinario risultato – ha commentato Massimo Garagnani, Direttore del Servizio Unico Ingegneria Clinica – è stato possibile grazie alla straordinaria collaborazione con le Fondazioni modenesi che, in tempi rapidissimi, si sono messe a disposizione per potenziare l’assistenza sanitaria, dando prova di grande disponibilità ed efficienza, che io ho potuto apprezzare nei confronti di entrambe le Aziende Sanitaria modenesi, visto che dirigo un servizio interaziendale. In appena 7-10 giorni, infatti, abbiamo potuto lavorare con un’unica struttura organizzativa che ci ha consentito di individuare le criticità e le necessità degli Ospedali, progettando e concretizzando gli acquisti a tempo di record. Desidero ringraziare i miei collaboratori del Servizio Unico di Ingegneria Clinica che in queste poche settimane, insieme agli altri Servizi amministrativi, hanno gestito una mole enorme di donazioni, dando un importante contributo a concretizzare la generosità di tanti cittadini e mettendo i nostri medici in condizione di poter utilizzare attrezzature fondamentali in questa lotta”.
Nella foto di gruppo Stefano De Julis (Anestesista rianimatore), Paola Arletti (Infermiera), Lucia Serio (Anestesista rianimatore) davanti al sistema di infusione di farmaci. Nella foto singola Paola Arletti inserisce il farmaco nell’infusore.