Il progetto, per un valore di oltre 800 mila euro, si sviluppa presso la sede accanto alla Ghirlandina. Previste nuove installazioni multimediali
Lavori in corso per il piano di ampliamento della sede espositiva dei Musei del Duomo. Il progetto, per un valore di oltre 800 mila euro, si sviluppa presso la sede accanto alla Ghirlandina, il cui accesso è stato ridisegnato per offrire un servizio più efficace a visitatori e turisti nell’ambito della promozione e della valorizzazione del sito Unesco. Installazioni multimediali e interattive, un nuovo laboratorio didattico attrezzato e una sala per mostre temporanee, sale tematiche dedicate alla storia del Duomo di Modena e dei suoi tesori costituiscono le principali novità del piano di intervento, sviluppato anche in collaborazione con il Coordinamento Sito Unesco del Museo Civico di Modena, la cui realizzazione è stata rallentata dal fermo imposto dalla pandemia. La conclusione dei lavori è prevista quindi nel 2022. Ad annunciarlo è stato l’Arcivescovo di Modena Mons. Erio Castellucci assieme al Presidente della Fondazione Modena, Paolo Cavicchioli, al Presidente UniCredit, Cesare Bisoni e all’assessore alla Cultura del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi.
“Può apparire strano che, ancora nel mezzo di una pandemia come quella che stiamo attraversando, con gli strascichi psicologici, economici e sociali che stiamo già tutti registrando – commenta Don Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena e Nonantola – dedichiamo tempo e denaro all’ampliamento dei Musei del Duomo. Ma se ci pensiamo bene è tutt’altro che strano: la bellezza, l’arte e la cultura, che tanto stanno patendo in questo tempo, possono dare di nuovo vigore alle persone e, insieme alla fede dei nostri padri che ha dato origine alle meraviglie del Duomo e della Ghirlandina, costituiscono iniezioni di speranza, vaccini contro la tristezza e la rassegnazione. Senza dire, poi, che i fondi messi generosamente a disposizione dalle istituzioni bancarie e dall’Unesco andranno a beneficio dei lavoratori che realizzeranno l’ampliamento; un altro messaggio di speranza in un’epoca di crisi del lavoro. Un doppio motivo, dunque, per realizzare quest’opera”.
“La Fondazione di Modena ritiene strategico per la città investire sul rilancio e la riqualificazione di un sito riconosciuto come patrimonio mondiale dell’Umanità – ha dichiarato Paolo Cavicchioli, Presidente della Fondazione di Modena – Il rinnovamento e l’espansione dei locali dei Musei che raccontano la storia della nostra cattedrale invitano tutti a valorizzare questo straordinario monumento e i valori che esprime. In questo percorso, Unicredit e Fondazione hanno agito insieme, dimostrando ancora una volta la capacità di essere attenti al patrimonio storico e culturale di Modena”
“Con grande piacere – sottolinea Cesare Bisoni, Presidente di UniCredit – abbiamo dato il nostro concreto contributo al progetto di ampliamento della sede espositiva dei Musei del Duomo. Una iniziativa che riteniamo di forte impatto, perché volta alla salvaguardia e alla valorizzazione di un bene che ha il cuore a Modena e un valore storico e culturale capace di travalicare qualsiasi confine territoriale. Siamo impazienti di offrire alla comunità l’opportunità di fruire di un altro tesoro d’inestimabile valore, come già fatto per il Duomo e la Torre Ghirlandina. La sfida che abbiamo colto e portato avanti, ancora una volta in proficua sinergia con Fondazione Modena, è adesso vicina al compimento. Non è solo una buona notizia, è un segnale di ripresa e ripartenza verso il futuro, in risposta al fermo imposto dalla pandemia. Ed è la conferma del continuo impegno di UniCredit a sostegno del territorio e delle sue comunità”.
“Anche con i Musei del Duomo, Modena valorizza la sua storia e la sua identità – sottolinea Andrea Bortolamasi, Assessore alla Cultura del Comune di Modena – proiettandola nel futuro dal cuore del sito Unesco di piazza Grande, con Duomo e Ghirlandina patrimonio mondiale dell’umanità: il luogo che custodisce i valori civici e spirituali della nostra comunità. Con l’ampliamento dei Musei e nuovi linguaggi di comunicazione verranno offerte nuove opportunità di conoscenza del nostro patrimonio a cittadini, visitatori e turisti. Si aggiunge un tassello importante alla valorizzazione del sito Unesco, dopo il biglietto unico introdotto negli anni scorsi, sempre all’insegna della collaborazione tra istituzioni civili, religiose ed economiche, che ringrazio, e attraverso la cooperazione tra Musei che ha visto impegnato anche il Museo civico in un’ottica di sinergia e integrazione delle attività di promozione del patrimonio storico e museale della città. Siamo al lavoro per la ripartenza, anche per il turismo, e ci faremo trovare pronti, riorganizzando strategie e proposte, ma anche con nuovi servizi, come una App di promozione del sito Unesco che presenteremo nelle prossime settimane e come quelli che saranno ospitati nell’ex Diurno di piazza Mazzini, proprio a due passi dalla Ghirlandina”.
L’ampliamento dei Musei del Duomo è stato possibile grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2017 tra Comune di Modena e Ministero di Grazia e Giustizia, proprietario dell’edificio, che prevede il trasferimento in comodato della gestione della sede museale (quella attuale e i nuovi spazi di ampliamento) dall’Amministrazione degli Archivi Notarili al Comune di Modena, in accordo con la Basilica Metropolitana, in superamento della precedente locazione. La convenzione prevede sia l’impegno all’ampliamento degli spazi museali sia la concessione in uso agli Archivi Notarili di un deposito di circa 600 metri quadri per la documentazione, già individuato nell’area della stazione ferroviaria di piazza Manzoni.
E’ nell’ambito di tale convenzione che, dunque, si è reso possibile l’allargamento degli spazi museali al piano soprastante il Museo del Tesoro, da anni inutilizzati. Il costo dell’intervento di ristrutturazione dei nuovi locali è di 700 mila euro, finanziati da UniCredit per 500 mila euro e dalla Fondazione di Modena per altri 200 mila euro. A questi finanziamenti si aggiungono altri 140 mila euro, garantiti dalla legge 77 del 2006 sui siti Unesco e gestiti dal Coordinamento Unesco, che verranno destinati all’allestimento dei nuovi spazi e agli apparati multimediali dei Musei del Duomo. Come per i Musei delle grandi cattedrali italiane – Firenze, Milano, Pisa, Lucca – anche per i Musei del Duomo di Modena l’ampliamento degli spazi espositivi renderà possibile la realizzazione di nuovi allestimenti secondo le moderne tecniche di comunicazione. Un percorso multimediale potrà raccontare la storia del complesso monumentale riconosciuto dall’Unesco nel 1997, costituto dalla cattedrale romanica, dalla torre Ghirlandina e da Piazza Grande, e la sua interazione con la storia cittadina.