Un sistema di digitalizzazione diretta della diagnostica e tre ventilatori per il pronto soccorso acquistati dalle Fondazioni e dalla Protezione civile
Un sistema di digitalizzazione diretta della diagnostica e tre ventilatori per il Pronto soccorso. Sono le attrezzature sanitarie entrate in funzione da pochi giorni all’ospedale di Mirandola. Il sistema di digitalizzazione è stato acquistato attraverso il Fondo per l’emergenza coronavirus istituito dalle Fondazioni di Modena, Mirandola, Carpi e Vignola. I tre ventilatori per il pronto soccorso arrivano invece dalla Protezione civile. Prossimamente saranno consegnati altri ventilatori da pronto soccorso e un’autoambulanza a disposizione per tutta l’Area Nord. Anche queste attrezzature sono state acquistate utilizzando le risorse del Fondo per l’emergenza.
Il tutto è stato possibile grazie a una straordinaria collaborazione con le Fondazioni modenesi che, in tempi rapidissimi, si sono messe a disposizione per potenziare l’assistenza sanitaria, dando prova di grande disponibilità ed efficienza. In appena 7-10 giorni sono state individuate insieme all’Azienda USL le criticità e le necessità degli Ospedali e grazie alla struttura organizzativa dei quattro enti è stata possibile una veloce progettazione e concretizzazione degli acquisti.
“Il flat panel appena acquisito per la diagnostica di Pronto Soccorso – spiega la dott.ssa Novella Guicciardi Direttore della radiologia di Mirandola – consente di utilizzare l’apparecchio analogico come useremmo un digitale, in sostanza elimina la necessità di cambiare per ogni proiezione la cassetta radiografica: ora il passaggio esposizione radiologica – raccolta dati – elaborazione dati e immissione delle immagini nel sistema avviene automaticamente. Questo migliora sicuramente l’operatività del tecnico di radiologia e riduce i tempi di esecuzione delle indagini”.
A fine febbraio, il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Mirandola ha trasferito l’attività sui pazienti affetti da coronavirus all’interno di un Posto medico avanzato su modulo pneumatico. Successivamente è stato creato un Pronto soccorso Covid dotato di punto radiologico con 10 posti letto, idonei al trattamento precoce dell’insufficienza respiratoria.
Nel mese di marzo sono stati gestiti oltre 400 pazienti di cui 160 ricoverati. Fondamentale per stabilire la stadiazione e gravità della malattia denominata Covid19, è stata l’ecografia toracica, altrettanto importante è stata la precocità di trattamento con ventilazione. Grazie alla digitalizzazione del punto radiologico di pronto soccorso si è acquisita una tecnologia tale da migliorare la qualità delle immagini, con una netta riduzione dei tempi di esecuzione.