Il CdA della Fondazione di Modena ha scelto l’offerta dell’associazione temporanea d’impresa guidata dalla D’Adiutorio Appalti e Costruzioni S.r.l. di Montorio al Vomano
Aggiudicato il primo appalto dei lavori di riqualificazione del Complesso ex Ospedale Sant’Agostino. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Modena ha scelto l’offerta dell’associazione temporanea d’impresa guidata dalla D’Adiutorio Appalti e Costruzioni S.r.l. di Montorio al Vomano, di cui fanno parte anche Candini Arte S.r.l, Gianni Benvenuto S.p.A e Kairos Restauri S.n.c. L’offerta, poco meno di 23 milioni, ribassata dell’11 per cento rispetto alla base della gara d’appalto, alla quale è stata data la massima evidenza pubblica, è stata giudicata la più vantaggiosa sulla base dei criteri di selezione adottati dalla Fondazione di Modena. La consegna dei lavori avviene nella giornata di lunedì 22 novembre a cui faranno seguito già nel corso di questa settimana le attività di cantiere. La commissione tecnica istituita dalla Fondazione per valutare le offerte era composta da: Avv. Giuseppe Fuda, Seggio di gara e Presidente della commissione; Arch. Andrea Carcereri; Arch. Valentina Grasso; Arch. Massimo Grandi; Ing. Giuseppe Iadarola, Segretario di Commissione. I componenti della commissione, con l’unica eccezione dell’ing. Iadarola, vengono tutti da fuori Modena.
Il contratto d’appalto prevede la conclusione dei lavori nel corso del 2024 e riguarda interventi per circa 11 mila metri quadri comprendenti circa la metà dell’intero complesso tra cui la parte demaniale dove troveranno posto i musei universitari anatomici e scientifici, la centrale tecnologica interrata, l’ex Ospedale Militare, l’Atrio del Complesso e il fronte dell’Ospedale da via Berengario a via Ramazzini dove troveranno posto gli spazi espositivi di Fondazione MAV. Per l’intera durata dell’intervento di riqualificazione proseguirà la programmazione di Ago , avviata a partire dall’inaugurazione del Teatro Anatomico nel febbraio 2018, così come non si interromperanno quelle di FEM e del centro interdipartimentale di ateneo sulle Digital Humanitas DHMORE.
Nella foto: la facciata dell’ex Ospedale Sant’Agostino