Una quarantina di progetti Unimore per un importo complessivo di oltre 20 milioni di euro, finanziati per oltre un terzo dalla Fondazione nel triennio 2019-2021
Una quarantina di progetti Unimore per un importo complessivo di oltre 20 milioni di euro, finanziati per oltre un terzo (6 milioni 794 mila euro) dalla Fondazione di Modena. E’ il bilancio di tre anni di collaborazione – dal 2019 a oggi – tra l’Università di Modena e Reggio Emilia e la Fondazione di Modena per la promozione delle attività didattiche e scientifiche dell’Ateneo.
I principali ambiti di intervento hanno riguardato i progetti di ricerca (in particolare il Fondo Ateneo Ricerca – Progetti di ricerca Mission oriented); l’alta formazione (in particolare l’impegno pluriennale al finanziamento delle Borse di Studio per Dottorati); gli interventi infrastrutturali (in particolare il rinnovamento tecnologico delle infrastrutture laboratoriali).
L’emergenza pandemica ha inoltre attivato una risposta congiunta della Fondazione di Modena con l’Ateneo, che ha spaziato dagli aiuti economici al diritto allo studio rivolta agli studenti meritevoli, fino al sostegno a progetti di ricerca in ambiti specifici relativi alle conseguenze sanitarie, scientifiche ed economiche del virus.
Uno degli interventi più significativi riguarda le borse di dottorato di ricerca per un importo di oltre 5 milioni 200 mila euro per l’anno accademico 19/20; 6 milioni 300 mila euro per l’anno accademico 20/21 e 6 milioni 100 mila euro per l’anno accademico 21/22. La Fondazione ha contribuito al finanziamento con 2 milioni 300 mila euro nei tre anni.
Sempre nel campo della ricerca occupa un posto di rilievo il bando FAR (Fondo Ateneo e Ricerca) che finanzia progetti di ricerca in linea con il Programma Quadro Horizon Europe 2021-2027, il più ambizioso programma di ricerca e innovazione europeo di sempre. Nel 2020 la Fondazione ha contribuito con un finanziamento di 580 mila euro su un importo complessivo di 850 mila euro. Quest’anno il budget messo a disposizione è di un milione 458 mila euro, di cui 958 mila messi a disposizione dalla Fondazione di Modena.
Di particolare interesse, il progetto “Project Manager della Ricerca”, finanziato dalla Fondazione a partire dal 2018 (per il 2021 e il 2022 il contributo annuale è di 130 mila euro). Grazie al lavoro di monitoraggio e supporto svolto da tre tecnologhe sui programmi di ricerca internazionali, i ricercatori dell’Università hanno avuto l’opportunità di partecipare a bandi competitivi e accedere così, nel 2020, a risorse ulteriori per un totale di 6 milioni 245 mila euro.
Uno degli interventi più cospicui è il Programma di sviluppo triennale del Centro interdipartimentale Grandi Strumenti (importo complessivo un milione 530 mila euro), finanziato dalla Fondazione di Modena con un milione 200 mila euro nei tre anni. Questa somma si va ad aggiungere ai finanziamenti erogati dalla Fondazione nel 2012, 2014 e 2016 per un totale di un milione 300 mila euro.
Il Centro Interdipartimentale per le digital humanities di Unimore è un altro esempio di collaborazione tra Università e Fondazione a favore della ricerca. Uno dei principali obiettivi del Centro è quello di coordinare studi e progetti interdisciplinari nel campo delle Digital Humanities; tra i tanti il progetto di digitalizzazione della Biblioteca Estense, per il quale la Fondazione di Modena ha messo a disposizione, già nel 2018, risorse per un milione 950 mila euro.
Da segnalare anche Automotive learning by doing (importo di 250 mila euro sia nel 2019 che nel 2020), percorso di formazione per gli studenti di ingegneria che progettano e costruiscono una vettura da competizione con motore a combustione interna, una vettura da competizione con motore ibrido, una motocicletta elettrica e un’autovettura a guida autonoma.
Automotive learning by doing è entrato a far parte di “Into the Future”, un progetto di orientamento scolastico per le scuole superiori promosso dalla Fondazione in collaborazione con l’Università. Il progetto, giunto alla sua quinta edizione, ha coinvolto quest’anno 26 classi di istituti superiori di Modena e provincia pari a un totale di 650 ragazzi e 35 insegnanti, oltre ai docenti dell’università. Quattro gli itinerari di orientamento: automotive; intelligenza artificiale; digital humanities; ingegneria ambientale.
Sempre nell’ambito della formazione occupa un posto di rilievo il progetto Ragazze digitali, dedicato alle studentesse del terzo e quarto anno delle superiori. La Fondazione ha contribuito con un finanziamento di 150 mila euro su tre anni. Negli anni passati il progetto ha coinvolto oltre 650 ragazze; quest’anno, in modalità on line, le iscrizioni sono state 211. L’obiettivo è avvicinare le ragazze all’informatica e contribuire a superare il technological gender gap.
Quattro le linee di intervento congiunto che Fondazione e Unimore intendono perseguire nel medio termine: a) incremento dei risultati scientifici conseguiti dai progetti sviluppati dall’Ateneo a livello nazionale ed internazionale; b) sostegno all’innovazione e trasferimento tecnologico verso i settori produttivi di eccellenza; c) collaborazione nella progettazione culturale anche grazie all’apporto delle tecnologie digitali; d) sostegno agli studenti in un’ottica di inclusione e pari opportunità.
“Esprimo particolare soddisfazione – commenta il Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Prof. Carlo Adolfo Porro – per il bilancio di questi tre anni di collaborazione tra l’Ateneo e la Fondazione di Modena. Il consolidarsi di una interazione costante e la condivisione di alcuni indirizzi strategici in tema di ricerca e formazione – prosegue il Rettore – ha portato alla realizzazione di una vera e propria infrastruttura cooperativa su scala territoriale che ci consente ora di competere con grande determinazione nelle nuove importanti sfide che riguardando l’accesso a risorse nazionali ed europee. Il fatto che questa collaborazione si sia articolata con riferimento a vari ambiti – dall’alta formazione alla ricerca in senso stretto, dalle pratiche di inclusione, rivolte a studenti e studentesse, a nuove virtuose prassi tese ad implementare la premialità – attesta la concretezza di un metodo di lavoro che sta assicurando – conclude il Rettore – ottimi esiti sia per tutti i soggetti del mondo accademico sia per l’intera comunità“.
“Per Fondazione di Modena – dichiara il Presidente della Fondazione Paolo Cavicchioli – con il sostegno all’Università di Modena e Reggio Emilia si realizzano gli obiettivi fondamentali per la nostra istituzione di contribuire al progresso scientifico e all’innovazione tecnologica e di favorire le opportunità per i giovani di accesso allo studio e di crescita verso lo sviluppo personale e professionale. Si tratta di un esempio di proficua progettualità condivisa tra istituzioni, che, lavorando in sinergia su obiettivi pluriennali, non solo persegue un incremento delle attività accademiche, in termini di risultati e di posizionamento, ma mira anche a realizzare le potenzialità di innovazione presenti sul territorio, attraverso progetti che fanno rete con il tessuto culturale, economico e sociale in una strategia di medio e lungo termine. Con soddisfazione la Fondazione di Modena promuove con l’Università di Modena e Reggio Emilia quel sistema di “intelligenza collettiva” che si fonda su cultura, competenze e capitale umano, per tradursi concretamente in beneficio per la comunità e per il suo futuro”.
Nella foto: il Rettore Porro e il Presidente Cavicchioli durante la conferenza stampa